E’ arrivata la Luce ed è gratis ma ….

E’ arrivata la Luce ed è gratis ma …. occorre connettersi alla rete dell’Altissimo. Narra il profeta Michea: “E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele” e di seguito parla di un “resto” ma cosa è questo resto? “Il resto di Giacobbe sarà, in mezzo a molti popoli, come rugiada mandata dal Signore”. Dice la nota della bibbia di Gerusalemme: Ecco, Israele infedele sarà castigato ma, poiché Dio ama il suo popolo, un piccolo resto sfuggirà alla spada degli invasori. Rimasto in Gerusalemme questo resto, purificato ed ormai fedele, ridiventerà una nazione potente. Questa condizione di infedeltà storicamente ritorna, ma per la grande misericordia del Signore, che sempre si manifesta, un nuovo “resto” torna a formarsi. Questo resto può oggi essere proprio la chiesa-comunità che sta come “rugiada” in mezzo a molti popoli, potremmo dire in mezzo a un mondo “pagano” incredulo e timoroso. Ma questo mondo pagano, dei lontani, un pochino ce lo portiamo dentro tutti e nasce dalle nostre paure. Diceva un “Don” che tutti dobbiamo fare i conti, specialmente in questo tempo, con la parte impaurita che sta dentro di noi, non tanto – forse anche per questo – per la paura del contagio da coronavirus (scriveva una sorella richiamando alla fede: ”Tutt’al più muoio…” e un’altra: “… e poi quando sarà passato il coronavirus si continuerà a morire ugualmente”… ) quanto per le conseguenze sociali, la crisi economica, l’enorme debito pubblico che peserà come un macigno sui nostri figli, le persone sempre più sole, il non vedere più il “cielo” tanto da rigettare il dono della vita stessa ecc.

Ma contro questa paura ci è stata data una parola profetica che cambia concretamente l’esistenza, la storia delle persone ed apre una strada, un cammino che va incontro a Gesù Cristo. Per questo noi tutti faremo come i pastori – che non erano per nulla della brave persone …. – o come i Re Magi …. e in questo tempo di Natale ci fermeremo per “ADORARE” Gesù bambino! Potremo profittare del tempo favorevole, quasi un “lockdown pro-adorazione”. Adorare significa “riconoscere”, riconoscere Colui che dà la vita e scaccia le paure e questo Colui è Gesù Cristo Dio fatto uomo e che nasce proprio in una grotta fredda e buia da paura, immagine del nostro cuore quando si trova solo ed impaurito.

E allora potremo entrare in questo rapporto intimo del Dio che si fa riconoscere. E riconosceremo, forse, che tante cose nella nostra vita non le possiamo controllare né le possiamo più aggiustare ed ecco allora il momento opportuno per lasciare “ad un Altro” il controllo della situazione, a Lui l’Unico che conosce perfettamente quale è il vero bene per ciascuno di noi perché Lui stesso è in noi, creati a sua immagine e somiglianza.

“Dio eterno è il Signore, che ha creato i confini della terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile. Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi. (Is. 40, 28b-31)”

BUON TEMPO DI NATALE e BUONA EPIFANIA (MANIFESTAZIONE) DEL SIGNORE! Avanti con fiducia e con l’affidamento delle nostre famiglie a S. Giuseppe

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