L’onesta evasione fiscale

<p class="has-text-align-justify" value="Pagare le tasse è un dovere, lo sappiamo tutti e bene. E’ uno dovere come cittadini in quanto atto di corresponsabilità per il bene comune. L’articolo 53 della Costituzione stabilisce che “<em>tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressivitàPagare le tasse è un dovere, lo sappiamo tutti e bene. E’ uno dovere come cittadini in quanto atto di corresponsabilità per il bene comune. L’articolo 53 della Costituzione stabilisce che “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività” e il fatto di dover concorrere alla spesa pubblica evoca il “dovere di solidarietà politica economica e sociale” già fissato dall’articolo 2 della costituzione stessa.

Il problema è valutare se esista o meno la “capacità contributiva” nell’ambito delle nostre famiglie. Questa misura è esercitata a monte, cioè in base al reddito che hai, si calcola la tassazione con aliquote progressive e con ciò che rimane – il netto – devi poter soddisfare tutti i bisogni primari, secondari della famiglia e, possibilmente, accantonarne una parte quale forma di risparmio.

Bene, tutto carino ma ….IMPOSSIBILE! Specialmente per le famiglie numerose. Ma la Carta costituzionale è stata scritta bene infatti l’art.31 detta che “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”. Ecco proprio quel particolare riguardo alle famiglie numerose pare, e dico è certo! abbondantemente disatteso. Manca la capacità contributiva!!! Perché non puoi applicare – a parità di reddito – la stessa aliquota progressiva al singolo, come ai genitori di 3 o 5 o 7 o 11 figli; le detrazioni non correggono affatto questa distorsione.

Tornando alla capacità contributiva, perché – leggevo qualche tempo addietro – sono circa 21.000.000 gli italiani che hanno o hanno avuto conti in sospeso con la ex Equitalia ora Agenzia della Riscossione? Sono tutti evasori? Non credo! Tolta una piccola parte di furbastri e una piccola parte che hanno subito il dramma del fallimento di un’attività economica, per il resto sono persone – noi ci siamo – che non hanno avuto o non hanno capacità contributiva, capacità nel senso di capienza, disponibilità di denaro per pagare imposte e tasse, che forse si trovano o si trovano indebitati con banche o finanziarie, che forse da anni non fanno una settimana di vacanze in montagna o al mare, che forse la mortadella (per me comunque è buonissima con il pane fresco) quando va bene sta in tavola al posto del prosciutto – la bresaola è irraggiungibile – che l’auto o il furgone, trattandosi di famiglie numerose, spesso è scassato, inquina – è un Euro 2 o Euro 3 – miracolo se Euro 4 – consuma molto, perde pezzi e il meccanico presenta sempre conti salati, che i figli a 18 anni perdono i benefici di assegni familiari  – che poi sono solo un palliativo di sostegno al reddito familiare – per cui il completamento degli studi superiori e di quelli accademici è a tutto a carico tuo ……

Ora tutto questo rappresenta una situazione conosciuta e riconosciuta dai politici – di ogni colore o partito  – così conosciuto che, per esempio, nel nuovo assegno universale, togliendo detrazioni per i figli, assegni familiari ed altre provvidenze, la quota prevista per ogni figlio forse sarà di € 200 al mese – secondo l’indicatore ISEE –  fino al compimento dei 18 anni e di 80 Euro dai 18 ai 21 anni in caso di studi accademici …..ma non si rapporta alla durata degli studi universitari … triennale, specializzazione ecc.  

Per l’appunto tutte le famiglie numerose che conosco mi confermano che con i figli maggiorenni entrano in zona critica, talvolta proprio nella fascia di povertà, altro che poter soddisfare i propri bisogni primari e secondari, altro che risparmio!

Il tutto perché al testo costituzionale art. 53 dopo le parole “Il sistema tributario è informato a criteri di progressività” cioè è tutto chiaro e si dovrebbe capire ma devi leggere contemporaneamente l’art. 31, manca una con-giunzione “e” che leghi la dizione da aggiungere in rapporto al quoziente familiare”.

E ci voleva tanto! I francesi nel dopo guerra per la ripartenza dopo i disastri bellici hanno adottato il quoziente familiare nel ’55 e sono tutti vivi e numerosi non sono andati in default.

Ma qui si va avanti a colpi di bonus. Ora il bonus va bene e rappresenta un incentivo se già sono attuate politiche familiari, ma quelle che abbiamo sono al meglio politiche assistenziali e i bonus non colmano il differenziale, non servono, non spingono una coppia di giovani a metter su famiglia perché c’è il bonus casa ma poi hanno un lavoro precario e mal pagato che anche la banca li respinge se provano a chiedere un mutuo prima casa a meno che firmino la fidejussione i nonni pensionati.

Quanti bonus abbiamo? Lo avevo letto recentemente da qualche parte, non ricordo bene se nelle pagine del Forum delle Famiglie, pare che abbiamo quasi 40 bonus diversi! E per molti non si applica neppure il meccanismo ISEE

Ecco tutto questo è dal punto di vista civile.

Dal punto di vista religioso cristiano cattolico, non pagare le tasse è giustamente “peccato grave” cioè manchi il bersaglio in quanto danneggi il prossimo, non collabori alle necessità degli altri, non collabori al bene comune e a qualcuno o a molti mancheranno dei servizi o beni essenziali. Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio, Chiaro no?

Ma se quello che guadagni lavorando onestamente non è sufficiente alla conduzione di una vita dignitosa della famiglia, soprattutto se numerosa – per quanto detto sopra – perché mancano i presupposti di una equa tassazione progressiva ma rapportata al nucleo familiare e non individuale e di un equo assegno universale, allora – ecco che la dico grossa e in maniera estrema – non pagare tutte le tasse, cioè trovare una forma “parziale” di evasione ….può diventare necessario per la sopravvivenza! Quasi da poter dire: una onesta evasione fiscale!

E’ ormai troppo il differenziale tra ricchi e poveri e lo vedi benissimo già quando vai per strada con una vettura datata e inquinante, quando ti sorpassano enormi suv o bellissime ed enormi auto tedesche o giapponesi super accessoriate e che fatichi a tenere la traiettoria di marcia per lo spostamento d’aria che generano sorpassandoti a 12 cm dallo specchietto retrovisore…

Anche la Chiesa si è espressa chiaramente nella costituzione apostolica Gaudium et Spes “… Del resto a tutti gli uomini spetta il diritto di avere una parte di beni sufficienti a sé e alla propria famiglia. Questo ritenevano giusto i padri e dottori della chiesa, quando hanno insegnato che gli uomini hanno l’obbligo di aiutare i poveri e non soltanto con il loro superfluo. Colui che si trova in estrema necessità ha il diritto di procurarsi il necessario dalle ricchezze altrui” (G.S. n. 69)

Questo è consiglio di vita personale e comunitaria, ma è pur vero che compito di ogni “buon governo” è il provvedere alla giusta redistribuzione della ricchezza, compito difficile ma non impossibile. Certo quello che si vede non lascia ben sperare; nei miei 40 anni di lavoro, in ambito fiscale ne ho viste di tutti i colori … soprattutto a partire dalla Visentini-Ter del 1985 e giù di seguito…. anno dopo anno, finanziaria dopo finanziaria.

Ecco questo non vuole essere un invito alla 😱evasione fiscale, ma un invito ai nostri amministratori a rivedere bene la realtà dei fatti e ripartire si, ma dalla famiglia e in modo determinato, dando le eque misure di tassazione e sostegno …. e noi preghiamo per i nostri amministratori …. nulla è impossibile a Dio.

PM

 

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