Non è ancora il momento!?

Alcuni giorni fa, in rappresentanza dell’Associazione Familiare Famiglie Numerose, sono stato “audito” presso la XII Commissione Affari Sociali della Camera del Deputati sulla Proposta di Legge n.687 – Delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico, attraverso l’assegno unico e la dote unica per i servizi.

Insieme al Forum nazionale delle associazioni familiari, al Movimento italiano genitori (MOIGE), alla Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale (ANFFAS Onlus) e Ai.Bi-Amici dei bambini, abbiamo esposto le nostre opinioni – positive e negative – e lasciato agli atti una breve relazione con allegate diverse tabelle di conteggi. (tralasciando il fatto che all’inizio m’era presa alquanto male entrando in aula ….davanti la commissione, sulla prima di banchi noi con microfoni e ripresi dalle telecamere e dietro deputati e giornalisti…)

Abbiamo contestato una vecchia abitudine italiana che ricalca, salvo pochi casi, la normativa sugli assegni familiari e cioè che ancora una volta si danno (proposta) buoni benefici per i figli a carico fino ai 18 anni e al compimento del 18^ anno questa misura viene ridotta a un terzo! Ma come? Nel momento che un figlio desidera magari prendere parte ad un percorso di studi accademici (che poi questo avviene dopo i 19 anni) master, specializzazioni ecc. E proprio in quel momento (sembra una evento quasi voluto) zac! La scure sui sostegni alla famiglia.

Estratto dalla relazione

…. “ riteniamo che la soglia del 18^ anno di età non possa automaticamente determinare la variazione dell’assegno unico da € 240/mese ad € 80/mese (importi poi variabili in base al reddito….).

Per la nostra esperienza un figlio genera per la famiglia un impegno differente per fasce di età (in questo contesto stiamo affrontando aspetti economici e di conseguenza finanziari, tralasciando tutto il resto):

  • 0 / 3 anni            – impegno finanziario rilevante per la frequentazione di asili nido – alimenti ecc
  • 3 / 14 anni          – impegno finanziario medio
  • 14/19 anni          – impegno finanziario rilevante per la frequenza di scuole superiori
  • 19/25 anni          – impegno finanziario altamente rilevante in caso di studi accademici in sede e a maggior ragione fuori sede e specializzazioni connesse.

E’ certamente difficile rapportare un’unica misura alle diverse fasce di età ma, è chiaro che la soglia dei 18 anni non può assolutamente rappresentare una sforbiciata all’importo dell’assegno unico … semmai dovrebbe determinarne un consistente incremento “…..

Ma io mi domando: Coloro che hanno scritto la proposta di legge hanno pensato a questo? Oppure, oppure ….. stop! sto pensando male!

Dal punto di vista tecnico abbiamo evidenziato, con calcoli di confronto, come la nuova norma può dare giovamento a famiglie con 1 o 2 figli ma è completamente negativa per le famiglie con più figli e ancor più con figli a carico studenti maggiorenni e dato che per questi casi (tantissimi) “dovrebbe “ essere prevista una clausola di salvaguardia, si andrà ad applicare la vecchia normativa, cioè non cambia nulla.

Non ci siamo soffermati solo sulle richieste ma abbiamo anche dato spunti per le coperture finanziarie. L’assegno unico, se efficace, è veramente una buona proposta perché finalmente va contro le tipiche norme complicate all’italiana dove, alla fine, costa più la struttura che il bene elargito. Però, purtroppo, mancano i soldi. E quello che deve rappresentare un’emergenza assoluta (nella relazione abbiamo descritto il crollo delle nascite come un’annunciata “catastrofe sociale) di fatto passa in secondo ordine e quanto meno slitta nei tempi di attuazione; tecnicamente direi quasi d’obbligo, qui si parla di un progetto di legge che come tale ha tempi lunghi. Doveva essere portato subito in finanziaria ma non ci sono i tempi per mettere a punto un riforma estremamente complessa e quindi, al meglio, sarà portato come collegato alla finanziaria in modo da avere sei mesi di tempo in più.

Tutto giusto ma in sintesi la famiglia passa ancora in secondo piano.

A onor del vero volevo far presente che anche la “flat-tax” così come proposta dal precedente governo andava a danneggiare le famiglie numerose!! … quasi da pensare: nulla di nuovo sotto il sole….

Tutto questo perché da anni o forse da sempre, sono disattesi completamente due importanti articoli della Costituzione della Repubblica Italiana.

Articolo 31: “La Repubblica Italiana agevola con misure economiche ed altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famigli numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”

Applicazione concreta: revisione e forte potenziamento degli assegni familiari

Articolo 53: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”

Applicazione concreta: applicazione della tassazione in base al quoziente familiare e non su base individuale.

Sono solo queste due cose da applicare senza tanti meccanismi di calcolo astrusi e complessi.

Solo che non lo si vuole. Perché la famiglia più è debole meglio è. E sta progressivamente indebolendosi. Il rischio povertà per famiglie numerose è oltre il 33% il rischio di grave deprivazione oltre il 15%.

Che fare ora? Ciò che abbiamo sempre fatto. Non ci stancheremo mai di chiedere, proporre, collaborare per il bene comune. Qualcuno ci prenderà sul serio e ci ascolterà. E per il momento presente? Attendere e sperare che arrivino presto, molto presto, i tempi favorevoli.

Quindi per oggi e per sempre …

Mt 6,25-34 “ Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.”

Questo è il messaggio del Capo! Ci appelliamo a Lui! Si può fare, è gratis e pacifica molto!

A presto!

Paolo Moroni

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