Assegno Unico tra ISEE e inflazione

Stenta, soffre, vorrebbe portare benefici a tutte le famiglie e contribuire alla ripresa della natalità ma per  svolgere questo prezioso compito ha di fronte due nemici, uno interno ed uno esterno: quello interno è l’indicatore ISEE (ce lo siamo cercato con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le forze…) quello esterno è la ripresa dell’INFLAZIONE (e in un certo senso anche per questo ci siamo dati da fare …).

Ecco questo è l’Assegno Unico, partito in “modalità provvisoria” per il periodo transitorio 1/7/21-28/02/22 – migliorativo per tutti! – poi entrato a regime dal 1/3/22 e purtroppo fortemente regolato, nella sua quantificazione, dall’indicatore ISEE.

Come definito fin dalla sua istituzione, l’indicatore ISEE è concepito quale strumento di contrasto alla povertà mentre l’Assegno Unico Universale si inquadra quale strumento di politica familiare nell’ambito del family act.

Assegno Unico necessita di correttivi urgenti, di sostanza non di forma, perché la componente patrimoniale dell’ISEE ne altera i valori e non rende giustizia al fine per il quale è stato ideato e a nulla serve una clausola di salvaguardia – perché tutti dovrebbero avere miglioramenti – che poi non salvaguarda per nulla e ci sono famiglie penalizzate dal nuovo Assegno.

Negli ultimi tempi si è manifestato un secondo nemico (esterno) dato dalla forte ripresa dell’inflazione; alcuni elementi … magari ci stiamo già abituando a ciò che normale non è, assolutamente:

Componente energia

Energia Elettrica +91% (nell’ultimo anno – fonte Arera)

Gas +70,7% (nell’ultimo anno – fonte Arera)

Gasolio auto +58% (negli ultimi due anni – fonte Mise)

Alimentari (fonte: spesa settimanale di una famiglia qualunque… prodotti a campione non in offerte commerciali temporanee)

Farina +77%

Uova +18,45%

Caffè espresso +16%

Tonno +12,80%

Carta igienica +20,70%

Burro +19,70%

Di contro, sul fronte delle entrate, abbiamo: STIPENDI +0,00%

Questa ondata di aumenti è sufficiente per dimostrare come i vantaggi apportati da Assegno Unico, per chi li ha avuti, sono di fatto annullati ed anzi la situazione è ben peggiorata in termini monetari.

Viene in mente a questo punto un passo del profeta Aggeo (Ag. 1,6) che dice l’operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato”

Tante sono le cause di questi aumenti: in una prima battuta i “bonus” tutti ma in particolare i bonus pazzi “bonus casa … 110% 90% (senza ISEE e per di più fonti di ulteriori debiti futuri)” che da subito hanno causato una impennata dei prezzi dei materiali edili, delle tariffe e di tutti gli oneri connessi. Poi le speculazioni sui prodotti energetici. A seguire la guerra con le conseguenti ritorsioni generate dalle sanzioni economiche inflitte alla Russia.

Di fronte agli aumenti delle componenti energetiche interviene lo Stato che, tra le diverse misure, prevede una prossima erogazione di 200 euro per i percettori di redditi fino a 35.000. Ed anche questo è un intervento “a pioggia” che mette sullo stesso piano chi ha un reddito o pensione da poche migliaia di euro e chi ha un reddito migliore che si avvicina alla soglia limite…. Ma non hanno la stessa capacità di spesa e poi, senza tener con della componente familiare, quanti figli hai a carico! Misura costosa, completamente insufficiente di fronte agli aumenti spropositati, che forse rimarranno a lungo se non addirittura destinati ad incrementarsi ulteriormente…  

E per raffreddare questi aumenti quali sono le politiche monetarie attuate? Rialzo dei tassi di interesse. Ecco questa misura funzionava al tempo della forte espansione economica, quando nascevano tanti figli; era un freno ai consumi – che comunque c’erano ed andavano regolati – e le famiglie riuscivano anche a risparmiare. Ora no! La politica del rialzo del costo del denaro è obsoleta e porterà ad un ulteriore impoverimento delle famiglie. Ora è la “finanza e il capitalismo” che fanno da motore a questa nuova inflazione. Tutto è anticipato, tutto si giuoca, si scommette, si scommette sui prezzi futuri, sui raccolti futuri. Le grandi decisioni sono prese da pochi.

Siamo poi bombardati dai bonus, ma ogniqualvolta che lo Stato mette sul piatto benefici fiscali (a carico di tutti gli italiani) si generano immediate speculazioni ed ingiustificati aumenti dei prezzi. Per questo diciamo da sempre “BASTA BONUS”, si ad interventi strutturati come potrebbe essere – ma per davvero, non per finta – un forte potenziamento dell’Assegno Unico, una nuova fiscalità “equa” che tenga conto della componente familiare e degli oneri derivanti dai carichi familiari, nuovi stipendi, adeguati, per il recupero del potere di acquisto.   

Una conseguenza dell’Assegno Unico è stata l’annullamento dell’Equità Fiscale data dalla soppressione delle detrazioni per i figli a carico. Occorre quindi intervenire sulla prossima Delega Fiscale affinché questa equità possa essere ripristinata a pieno titolo e dare attuazione all’articolo 53 della Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”

Quindi bene la progressività ma rapportata alla composizione e agli oneri del nucleo familiare. Sembra un concetto semplice da comprendere.

P.M.

Per chi desidera approfondire la citazione del profeta Aggeo. Siamo nel contesto della ricostruzione del Tempio di Gerusalemme e come sempre la Scrittura parte dalla realtà, da ciò che sta vivendo il popolo eletto, Israele, Parola quanto mai attuale:

«Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? Ora, così dice il Signore degli eserciti: riflettete bene al vostro comportamento. Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l’operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene al vostro comportamento! Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria – dice il Signore -. Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò che portavate in casa io lo disperdevo. E perché? – dice il Signore degli eserciti -. Perché la mia casa è in rovina, mentre ognuno di voi si dà premura per la propria casa. Perciò su di voi i cieli hanno chiuso la rugiada e anche la terra ha diminuito il suo prodotto. Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo, sull’olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni prodotto delle mani»

Una Parola chiara anche sulla recente siccità (che causerà ulteriori aumenti della spesa alimentare).

Però poi la storia finisce bene e lo crediamo vero anche per Noi! Oggi!

La nostra lotta, infatti, non è contro le persone, ma contro gli spiriti del male che abitano questo mondo di tenebra.

La finanza (non la GdF), la finanza internazionale con il suo potere rappresenta il “nemico”, è “l’abominio della desolazione” l’intruso che non può occupare il cuore dell’uomo.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.